VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA e STATO NUTRIZIONALE
Strumenti e tecniche
L’antropometria è il metodo più diffuso per valutare la composizione corporea e riuscire a quantificare la massa magra e la massa grassa. Per l’assenza d’invasività, la semplicità d’esecuzione, la portabilità, il basso costo e la disponibilità di valori di riferimento, è anche una tecnica di riferimento per la valutazione della composizione corporea nella pratica clinica e nella ricerca epidemiologica. Inoltre, l’antropometria permette anche di ottenere informazioni su specifiche parti del corpo e questa diversità distrettuale di composizione corporea permette di conoscere meglio la distribuzione del tessuto adiposo sia nella donna sia nell’uomo.
Poiché la composizione corporea è una delle variabili che definiscono operativamente lo stato nutrizionale (vedi Tabella 1), l’antropometria può essere definita anche come la tecnica per valutare lo stato nutrizionale di un soggetto o di un gruppo di soggetti. Il rilievo di una caratteristica antropometrica avrebbe ben poco significato se essa non fosse in relazione con la funzione dell’organismo e non servisse a migliorare la possibilità d’intervento del professionista su quest’ultima. L’interesse clinico dell’antropometria dipende proprio dall’evidenza di quest’associazione. L’adeguatezza ad una dieta equilibrata in ogni fase della vita costituisce un prerequisito essenziale per il mantenimento di un buono stato di salute.
Lo stato nutrizionale di un individuo è il risultato del rapporto tra i fabbisogni e le assunzioni di energia e nutrienti, e dipende dal grado di adeguatezza della dieta alle necessità dell’organismo in tutte le diverse fasi della vita. Se questo rapporto non è equilibrato, dal punto di vista qualitativo e/o quantitativo, si determina una compromissione dello stato di salute ed un aumento del rischio di malattia. È stato ampiamente dimostrato, infatti, che i fattori dietetici e lo stile di vita hanno un ruolo importante nell’eziologia e nel controllo di quelle patologie croniche non trasmissibili, che figurano tra le principali cause di mortalità e morbosità nel mondo occidentale.
La valutazione nutrizionale di un soggetto dovrebbe far parte di ogni valutazione generale dello stato di salute e diventare uno strumento di monitoraggio e sorveglianza dello stato nutrizionale del singolo o di una popolazione. Lo scopo è di individuare le situazioni di squilibrio, quindi di rischio, di un singolo soggetto, di una popolazione o un gruppo di popolazione per poter adottare delle misure adeguate di correzione. Nel caso del singolo si metteranno in atto gli opportuni adattamenti dietetici, mentre per una popolazione o un gruppo di essa si dovranno pianificare degli interventi istituzionali, come per esempio, la distribuzione di sale iodato, campagne di educazione alimentare, ecc..
La malnutrizione include un’ampia gamma di malanni, fra cui iponutrizione, specifiche carenze nutritive e ipernutrizione, e in tutto il mondo uccide, storpia, ritarda, paralizza, provoca cecità e nuoce allo sviluppo umano su scala enorme” (WHO, Physical status: the use and interpretation of anthropometry. Report of WHO Expert Committee, Ginevra 1995).
La malnutrizione si ha quando esiste uno squilibrio tra la richiesta e l’introito di nutrienti ed è uno stato di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo a causa della discrepanza fra fabbisogni, introiti ed utilizzazione dei nutrienti. Il termine include una certa varietà di condizioni che possono derivare da uno squilibrio di tipo qualitativo se vi è un’errata proporzione tra i nutrienti forniti dalla dieta, o quantitativo se la causa è rappresentata dall’assunzione di dosi eccessive o insufficienti di energia e nutrienti. In tutti i casi abbiamo una compromissione dello stato di salute.
Nella società industrializzata, la forma più diffusa di alterazione dello stato di nutrizione è la malnutrizione per eccesso cui si deve la pandemia di sovrappeso e obesità segnalata dell’OMS. Sovrappeso e obesità costituiscono fattori di rischio per altre patologie cronico-degenerative quali aterosclerosi, ipertensione, diabete, cirrosi epatica, cardio-vasculopatie e vari tipi di tumori.
La malnutrizione energetica per difetto è diffusa nelle popolazioni dei paesi in via di sviluppo ed è presente nel mondo industrializzato in alcuni gruppi di popolazioni come gli anziani, i pazienti ospedalizzati o di chi soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare. La definizione più appropriata è malnutrizione proteico-energetica (MPE), in quanto la carenza di energia è sempre accompagnata dalla carenza di proteine.
La composizione corporea è un indicatore a lungo termine dello stato nutrizionale di un soggetto in quanto riflette la disponibilità pregressa di nutrienti. È diversa in funzione del sesso e dell’età. Le componenti principali della massa corporea sono i muscoli, il grasso, le ossa e l’acqua. Poiché esistono grandi differenze nella sua composizione legate al sesso, è importante riferirsi al concetto di donna e uomo medi di riferimento standard.
Rispetto alla donna di riferimento standard, l’uomo standard è più alto di 10.2 cm, più pesante di 13.3 kg, il suo scheletro peso di più (10.4 kg contro 6.8 kg), la sua massa muscolare è maggiore (31.3 kg contro 20.4 kg) ed infine il suo grasso corporeo è inferiore (10.5 kg contro 15.3 kg).
Il concetto di riferimento standard non implica che maschi e femmine debbano ambire e tendere alla percentuale di composizione corporea dei modelli standard, né che la composizione che si riferisce alla situazione definita come standard sia la migliore.
L’acqua costituisce dal 40 al 75% della massa corporea totale. L’acqua costituisce il 60-75% della massa muscolare e meno del 25% della massa grassa. Esistono fondamentalmente due compartimenti acquosi nell’organismo, quello extracellulare e quello intracellulare. Il compartimento extracellulare include il plasma, la linfa, la saliva, i compartimenti liquidi dell’occhio, i fluidi secreti dalle ghiandole dell’intestino, il liquido cefalorachidiano, i fluidi secreti dalle ghiandole sudoripare ed infine il distretto canicolare renale, che contiene la pre-urina. Di tutta l’acqua corporea, circa il 62% è nel compartimento intracellulare, mentre il 38% è nel compartimento extracellulare.
METODI ANTROPOMETRICI
L’antropometria prevede il rilevamento di alcune misure fisiche dell’individuo e sulla base del confronto tra i valori misurati e gli standard di riferimento, permette di valutare lo stato nutrizionale. Fornisce anche una stima della composizione corporea e combinando due o più misure antropometriche possiamo ottenere degli indici dotati di maggiore significatività.
PESO
Il peso rappresenta un indice primario oltre che semplice ed immediato per la valutazione dello stato nutrizionale (continua).
MISURAZIONE DELLE PLICHE o PLICOMETRIA
La logica alla base di questa procedura antropometrica è che esiste una relazione tra lo spessore del pannicolo adiposo sottocutaneo ed il grasso distribuito nel resto dell’organismo. Il procedimento consiste nell’afferrare tra pollice e dita un pannicolo adiposo tirandolo in fuori a formare una plica.
Le pliche più comuni sono la plica bicipitale, la plica tricipitale, la plica sottoscapolare, la plica soprailiaca.